Si è tenuta il 24 maggio, nella Chiesa Madre di S. Ambrogio di Cerami, la presentazione del restauro della statua lignea policroma raffigurante San Michele Arcangelo, attribuita a Filippo Quattrocchi.
L’intervento, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza per i Beni Culturali di Enna, è stato avviato l’8 gennaio 2018 e si è concluso il 23 maggio.
L’opera, datata presumibilmente tra la fine del XVIII e gli inizi XIX secolo, è stata restaurata dai restauratori Loris Panzavecchia, Marzia Projetto, Adriana Richiusa e Roberta Campo.
Il restauro, commissionato dall’Arciconfraternita di San Michele, è stato presentato in occasione della celebrazione della festa dedicata al santo, che si è tenuta il 26 maggio.
L’evento è stato introdotto da don Michele Pitronaci, parroco della Parrocchia Sant’Ambrogio di Cerami, che ha ricordato l’importanza della figura di San Michele dal punto di vista religioso.
A seguire, l’architetto Salvatore Farinella ha illustrato la produzione artistica dello scultore gangitano Filippo Quattrocchi, effettuando confronti stilistici tra la scultura ceramese e le varie opere documentate o attribuite allo stesso nel territorio siciliano.
I restauratori hanno poi illustrato le fasi del restauro dell’opera, custodita presso la Chiesa Madre di S. Ambrogio, dove per tutta la durata dell’intervento è stato allestito un cantiere aperto al pubblico.
L’intervento ha permesso di restituire una corretta lettura della materia originale, liberando il manufatto dalle ridipinture che lo deturpavano e ripristinando le qualità tecniche e cromatiche che l’opera ancora possedeva.
L’evento, accompagnato da antichi canti in onore di San Michele, si è concluso con lo svelamento dell’opera dinanzi ad un’emozionata platea, che ne ha potuto ammirare il ritrovato splendore.
Articolo tratto da Telenicosia
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